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Francesca sostiene il volontariato!

Per info partener e sponsor: www.lgssportlab.com | l.guerraseragnoli@lgssportlab.com


ACAV e Francesca hanno scelto di percorrere insieme un tratto della loro vita, delle loro esperienze.

Francesca, in Africa, ha conosciuto i progetti che l’Ong sta realizzando in Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan. Abbiamo condiviso con lei i sogni di milioni di donne, uomini e bambini che con fatica ogni giorno cercano di costruire un futuro di dignità e diritti grazie anche alle risposte concrete che ACAV mette in campo in questo territorio.

Francesca “Sono davvero onorata di essere stata scelta come testimonial di questo progetto! Mi sento una persona fortunata, come del resto lo siamo tutti, che viviamo in un paese ed in un contesto in cui abbiamo di tutto e non ci accorgiamo che purtroppo possiamo anche permetterci di buttare risorse importanti come l’acqua! In Africa questo non succede perché l’acqua serve per vivere ed è una risorsa indispensabile! Spero che la mia testimonianza possa sensibilizzare le persone alla consapevolezza e quindi ad aiutare chi è meno fortunato!”

Francesca scrive ai soci di ACAV una lettera in cui descrive le sensazioni provate in Africa una volta tornata in Italia.


Che cosa accomuna Federica Pellegrini, Tania Cagnotto e Francesca Dallapè? Non soltanto il fatto che sono tre splendide atlete azzurre che praticano sport d’acqua. E neppure che agli Europei di nuoto – Berlino 2014 – si siano rivelate tre regine d’oro (per le medaglie conquistate). Ma anche, e soprattutto, perché queste ragazze rappresentano un terzetto d’eccellenza: sono donatrici di midollo osseo.
La prima, a essere annoverata tra gli iscritti ADMO, è stata Federica Pellegrini nel giugno del 2007. Poi è arrivata Tania Cagnotto che, a gennaio del 2010, ha convinto la sua compagna d’avventure (acquatiche) Francesca Dallapè a seguire il suo esempio.
La loro determinazione in gara è stata premiata con delle gran belle medaglie d’oro. La loro generosità, disinteressata e altruistica, continuerà a essere riconosciuta e apprezzata da ADMO e da tutte quelle persone – malate – che lottano ogni giorno per assicurarsi una seconda possibilità di vita.